Vendere casa è sempre un momento speciale. Per alcuni rappresenta la realizzazione di un sogno, per altri è un passaggio delicato, spesso carico di emozioni. Cambiare abitazione significa rivoluzionare le proprie abitudini, a volte trasferirsi in un’altra città, spesso iniziare una nuova fase della vita.
Mentre stai già immaginando scatoloni, nuovi mobili e il colore delle tende per la cucina del futuro… ecco che si presenta lei: la burocrazia…

Documenti, certificati e planimetrie: quando la carta diventa un incubo
Ti suonano familiari questi termini?
- Conformità urbanistica
- Planimetria catastale aggiornata
- APE (Attestato di Prestazione Energetica)
- Certificato di agibilità
- Successione non trascritta
Se la risposta è “più o meno” o “mi sembrano paroloni da avvocato”, allora vale la pena continuare a leggere.
Perché anche la casa più bella di Torino, nel quartiere più esclusivo, può diventare invendibile – o vendibile solo dopo mesi di attesa – se manca anche un solo pezzo di carta.
La documentazione viene prima di tutto
Quando pensi di vendere casa, probabilmente ti concentri su:
- Stabilire il valore dell’immobile
- Renderla più appetibile esteticamente
- Decidere dove pubblicare l’annuncio
Tutto corretto. Ma se i documenti non sono a posto, la trattativa fallisce. E spesso succede proprio all’ultimo momento, quando ormai ti sentivi arrivato.
Ecco cosa può far saltare tutto:
- Una planimetria catastale che non rispecchia la realtà (un muro spostato, una finestra mai registrata…)
- Difformità urbanistiche mai sistemate dai proprietari precedenti
- Un APE scaduto da anni (senza il quale non puoi nemmeno pubblicare l’annuncio)
- L’assenza del certificato di agibilità (indispensabile per il rogito in molti casi)
- Pratiche di successione ancora in sospeso
Come lavoro? Documenti prima di tutto il resto
Quando mi affidi la vendita della tua casa, non comincio dalle fotografie. Parto dalla carta.
Ecco cosa verifico personalmente prima ancora che arrivi il primo potenziale acquirente:
Controllo della conformità catastale – La planimetria corrisponde a come è fatta davvero la casa? Se sì, perfetto. Se no, sistemiamo tutto prima di procedere.
Confronto tra progetto e realtà – Controllo che ogni dettaglio coincida, con l’esperienza di chi l’ha già fatto tante volte.
Verifica della regolarità edilizia – Ci sono stati lavori mai dichiarati? Modifiche abusive? È meglio scoprirlo subito.
Raccolta di tutta la documentazione – APE, visure catastali, atto di provenienza, eventuali successioni: tutto deve essere al suo posto.
Coordinamento con i professionisti – Lavoro insieme a tecnici e notai per sistemare, certificare o aggiornare quello che serve.
Il motivo è semplice: quando arriva l’acquirente giusto che dice “la prendo”, tutto deve essere già pronto.
Il mio obiettivo: zero sorprese per tutti
L’esperienza mi ha insegnato che:
- Un acquirente tranquillo è un acquirente che firma
- Un venditore sereno è uno che non deve correre dietro ai documenti a due giorni dal rogito
- Un agente professionale è quello che, davanti al notaio, può dire senza esitazioni: “È tutto regolare, possiamo firmare”
“Ma non dovrebbe occuparsene il notaio?”
È la domanda che mi fanno più spesso. La risposta è semplice: no.
Il notaio controlla, ma non risolve i problemi. Se manca qualcosa o c’è un’irregolarità, blocca tutto e ti consegna una lista di cose da sistemare. Velocemente.
A quel punto inizia la corsa: telefonate ai geometri, file negli uffici comunali, richieste urgenti di certificazioni, pagamenti salati per interventi dell’ultimo minuto. E nel frattempo l’acquirente perde la pazienza, si innervosisce… e spesso cambia idea.
Meglio fare tutto con calma, prima che diventi un’emergenza, affidandosi a chi sa esattamente come muoversi.
La verità sulla vendita immobiliare
Vendere casa non significa solo scattare belle foto e fissare il prezzo giusto. Significa soprattutto avere tutti i documenti in regola. E se non li controlli per tempo, rischi di veder sfumare tutto proprio quando stavi per tagliare il traguardo.
In sintesi
Puoi decidere di “sperare che vada tutto liscio” e incrociare le dita. Oppure puoi affidarti a qualcuno che ha già affrontato questa situazione centinaia di volte e sa esattamente dove intervenire prima che nascano i problemi.